Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge riproduce l'atto Camera n. 1288 presentato nella XIV legislatura, ma il cui contenuto continua ad essere attuale e necessita di un pronto intervento del Parlamento, data l'enorme importanza che l'opera della polizia locale riveste per la sicurezza e la qualità di vita dell'intera compagine sociale.
      La nuova classe dirigente delle amministrazioni locali, investita direttamente dall'elezione dei cittadini, continua ad avere oggi, ancora più di ieri, l'obbligo morale e politico di soddisfare le esigenze delle collettività amministrate.
      Il compito è certamente qualificante ma non semplice, anche in considerazione delle tante nuove domande sociali che i cittadini portano all'attenzione degli amministratori.
      Questa evoluzione trova le proprie basi normative nella legge sull'elezione del sindaco, la legge n. 81 del 1993, ora abrogata e le cui norme sono in gran parte confluite nel testo unico di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000. Tali disposizioni stilizzano in maniera netta il legame esistente fra cittadini-elettori ed eletti dal punto di vista funzionale e cittadini-utenti e servizi offerti dal punto di vista dinamico.
      È indubbio, infatti, che le collettività amministrate «misurino» l'operato degli amministratori in ragione della loro capacità di dare risposte alle esigenze e a seconda della qualità dei servizi che vengono loro offerti, possibilmente attraverso un prelievo fiscale ridotto.
      Questo principio acquista maggiore consistenza in quei comuni di dimensioni minori che in Italia sono circa l'80 per cento del totale. In queste realtà è al sindaco che si richiede di intervenire in settori che nel passato erano lasciati alla competenza esclusiva di altri apparati dello Stato.
      Ci si trova di fronte a un ampliamento «spontaneo» delle funzioni dei comuni che viene dal basso, dovuto proprio all'aumento

 

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delle domande sociali intese come l'insieme delle esigenze primarie che il singolo individuo vuole vedere soddisfatte dal comune.
      La sicurezza delle città: il concetto di sicurezza ha subìto una profonda evoluzione nel tempo. Si è passati da una visione della sicurezza intesa essenzialmente come sinonimo di ordine pubblico a una che tende a valorizzare la qualità della vita. La cosiddetta «soglia minima di sicurezza» è un valore attraverso il quale vengono giudicate le nazioni di tutto il mondo. La misurazione di questo valore viene svolta in primo luogo da coloro che abitano i centri urbani e che per primi richiedono agli amministratori di poter vivere le loro città con sufficiente tranquillità.
      Ed ecco allora che chi amministra queste collettività ha l'obbligo di farsi garante di questa «soglia minima di sicurezza», limitatamente alle competenze che la Costituzione e le leggi vigenti riconoscono agli enti locali.
      Per fare ciò occorre però dotare i comuni degli strumenti necessari. In questo senso è necessario che la polizia municipale rappresenti il mezzo attraverso il quale gli amministratori locali assolvono questa nuova funzione. La presente proposta di legge tende a disegnare ex novo l'intera disciplina che regola oggi le funzioni e i compiti della polizia municipale.
      Su tale argomento anche l'Associazione nazionale dei comuni italiani (ANCI) ha dibattuto molto.
      L'ANCI aveva già precisato i contenuti delle propria iniziative invitando il Governo a riflettere sulla necessità di mutare l'attuale quadro giuridico di riferimento e di puntare sui comuni per migliorare il livello di sicurezza dei centri abitati. Il Governo uscente aveva, in parte, accolto tale invito istituendo le figure del «poliziotto e del carabiniere di quartiere», (legge n. 311 del 2004 - finanziaria 2005, articolo 1, comma 541), ma si ritiene comunque necessario un riordino complessivo delle funzioni di polizia locale.

      La proposta di legge consta di un unico articolo recante delega al Governo per l'adozione di uno o più decreti legislativi diretti a riordinare le competenze, le funzioni e i compiti della polizia municipale sulla base dei poteri attribuiti al sindaco dalla legislazione vigente.
 

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